Pericolo scampato. Almeno per ora. In una serata vietata ai deboli di cuore e con la consapevolezza di non dipendere soltanto da sè stessi, la Salernitana evita quantomeno la retrocessione diretta e si concede un'altra decina di giorni all'insegna della speranza. Bravo Marino a tener fuori quei giocatori che non hanno dato praticamente nulla alla causa: Soriano, Verde e Cerri non hanno mostrato lo spirito battagliero che serve nè l'attaccamento alla maglia richiesto dai tifosi. E in fondo è colpa del centravanti tanto voluto da Valentini e Breda se oggi siamo qui a tremare per la C: quel rigore fallito a Cesena, abbinato a tanti 4 in pagella, grida vendetta e ha reso ancor più complesso un percorso già tortuoso di suo. Bravo Simy a farsi trovare pronto, quell'attaccante che certo non è inferiore ai colleghi, che Breda tenne fuori anche a costo di propinarci Guasone centravanti (ah capitano, quante ne ha combinate!) e che, al netto di innegabili limiti tecnici, ha sempre mostrato impegno e appartenenza, come testimoniato dall'abbraccio di tutti i compagni al momento del gol dello 0-2 che ci ha permesso di concentrarci esclusivamente su quanto accadeva altrove. Non ci stupisce il 2-1 del Brescia sulla Reggiana, con le parole di Dionigi nel pre partita ce non lasciavano spazio ad interpretazioni. La formazione amaranto, riscopertasi invincibile dopo mesi di vittorie come testimoniato dai 4 successi di fila, tiene botta per un tempo e poi crolla nella ripresa, con le assenze di Bardi e Portanova (i due migliori calciatori della rosa) che gridano vendetta.

Per non parlare di quanto accaduto a Sassuolo. Il rigore inesistente a favore del Frosinone, legami di parentela o affettivi (Bianco è stata una bandiera neroverde per anni) Berardi e Laurientè in panchina anche sullo 0-1...insomma, nient'altro da aggiungere. Ci hanno pensato i tifosi di tutt'Italia ad esprimersi su Grosso e sulla capolista, con centinaia e centinaia di commenti sulla pagina facebook ufficiale del Sassuolo e l'unanime grido di "vergogna" condiviso da tutte le squadre che lottavano per non retrocedere e che speravano in un epilogo diverso. Ripetiamo, nessuno commento. Diciamo solo che nel calcio la ruota gira e che sarebbe bello ritrovarsi da avversari Sassuolo e Grosso quanto prima per batterli sul campo. Un po' come quel 3-0 all'Arechi dopo che Consigli, con un errore clamoroso, agevolò involontariamente la vittoria del Verona sugli emiliani. L'aiuto arriva da Castellammare, con la Juve Stabia che non dà peso ai buoni risultati che maturavano a Mantova e a Palermo e ferma la Sampdoria con uno 0-0 che condanna i blucerchiati. Certo, l'errore con mezza porta vuota di Niang vale quanto l'impegno profuso dai corregionali, ma onore a chi non si è scansato nè si è presentato al campo con costume e infradito. Loro si che hanno mostrato "grosso" impegno e professionalità.

Tutti questi risultati a sorpresa costringeranno la Salernitana a giocare la sfida di ritorno in trasferta, col Frosinone che avrà due risultati su tre a disposizione. Un "aiutino" non di poco conto. Paghiamo a caro prezzo, va detto, anche la scelta di affidare per un mese la panchina a Colantuono: scialbo 0-0 col Brescia, sconfitta allo Stirpe senza fare un tiro in porta ed eccoci a rimpiangere una delle tante scelte errate di Petrachi. Disastroso, al pari di quel Valentini che un giorno ci spiegherà come abbia potuto fare un mercato così negativo a gennaio. Il tempo dei processi, però, è rinviato. Ci sono due partite per restare aggrappati ad un sogno e Salerno a dimostrato di crederci. Quasi 18mila biglietti venduti in 10 ore, nemmeno squadre che fanno la Champions possono contare su questi numeri. Iervolino guardi e prenda nota: se dopo due anni tremendi la gente farà registrare il sold out, cosa accadrebbe con un progetto serio e ambizioso? Lo garantisca, a prescindere dalla categoria, riportandoci dove eravamo. Viceversa si faccia da parte. Anche in caso di salvezza.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 16 maggio 2025 alle 00:01
Autore: Maurizio Grillo
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